L’ultima intervista del Cardinal Martini
10 mercoledì Ott 2012
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in10 mercoledì Ott 2012
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in21 martedì Ago 2012
23 lunedì Gen 2012
Posted Associazioni, Chiesa, sviluppo
in23 lunedì Gen 2012
Il quarto incontro di “CIVES – Laboratorio di Formazione al Bene Comune” è stato dedicato all’Evoluzione delle politiche per lo sviluppo territoriale. Esso segna una tappa importante del percorso formativo che, come ha sottolineato Ettore Rossi – direttore dell’Ufficio per i Problemi Sociali e il Lavoro della Diocesi di Benevento – segna il passaggio dal tema “politica” legata maggiormente ad aspetti di carattere fondamentale (le prospettive della democrazia, la rappresentanza del sistema partitico, il rapporto tra Chiesa e democrazia) ad una riflessione mirata sulle “politiche” come strumenti e risorse per costruire il bene comune.
Appassionato e appassionante l’ intervento del prof. Paolo Rizzi (Docente di Economia applicata presso la Facoltà di Economia dell’ Università Cattolica di Piacenza), il quale ha tracciato il cammino dello sviluppo socio-economico nazionale (e non solo) degli ultimi cinquant’anni, individuandone proprio in quegli anni di “boom economico” la tappa iniziale: << Sono gli anni dell’intervento pubblico nell’ economia: lo sviluppo avviene con la “mano pubblica”. A livello territoriale questo conduceva ad uno sviluppo, attraverso l’industrializzazione, in una logica di economia di scala>>.
Inevitabile, dopo il passaggio durante gli anni 70 dalla grande impresa al decentramento produttivo, non localizzare nel corso degli anni ‘80 un nuovo modo di intendere il mercato, tanto importante da avere ricadute anche sulla nostra attuale crisi socio-finanziaria: << Sono gli anni del liberismo, della deregolamentazione e della privatizzazione >> ha dichiarato il docente. << La “mano pubblica” viene ridotta per motivi concettuali, poiché i vari Reagan, Thatcher, ritengono sia contro gli interessi dell’ individuo. Pertanto la soluzione migliore è lasciare libero il mercato >>.
Di seguito all’ imposizione del modello capitalista occidentale, alla costituzione di multinazionali “tascabili” e alle privatizzazioni, quello che emerge è uno sviluppo “endogeno”, dal basso, dagli imprenditori del territorio, non dal governo.
Saranno i controversi anni ‘90, con Tangentopoli e la fine della Prima Repubblica, a chiedere il conto di quella incondizionata deregolamentazione: << Si arriva ad una personalizzazione della politica, che da una parte condurrà all’ elezione diretta dei sindaci, ma dall’ altra sarà l’ avvio alla deriva dei giorni nostri, dove i partiti vengono identificati nell’immagine del loro leader. Riguardo l’ economia, arriva l’ondata del liberismo sfrenato e la conseguente fine della Cassa del Mezzogiorno>>.
L’analisi del prof. Rizzi si è inevitabilmente soffermata sulla ricaduta di questi eventi nazionali sul territorio: << Si apre la stagione dei “patti territoriali”, una nuova programmazione economica nella quale i soggetti legati al territorio insieme condividono una progettualità. Passiamo dalla contrapposizione sviluppo esogeno (nel quale è lo Stato che investe) – sviluppo endogeno ad un loro superamento, alla loro integrazione: abbiamo bisogno allo stesso modo di imprenditoria locale ma anche di interventi esterni >>.
Ultima tappa del ragionamento è stato un necessario passaggio sul nostro decennio appena trascorso, che se da una parte ci ha posto nell’ attuale crisi finanziaria internazionale nella quale siamo coinvolti, alla dissociazione imprese – territorio e alla delocalizzazione produttiva di queste, ad una sfiducia per la politica, dall’ altra ci pone davanti all’ avvento delle economie emergenti, a una nuova domanda di democrazia partecipata.
Dopo il dibattito (come di consueto, acceso e partecipato) è stata l’ analisi dei dati riguardo la qualità della vita della nostra città (secondo la ricerca de “Il sole 24 Ore) a stimolare un ulteriore momento di riflessione, alla luce delle parole-chiave offerte dal prof. Rizzi per un possibile sviluppo del territoriale: << Diventa fondamentale il Capitale Sociale, come inteso da Putnam, in quanto “insieme di quegli elementi dell’organizzazione sociale – come la fiducia, le norme condivise, le reti sociali – che possono migliorare l’efficienza della società nel suo insieme, nella misura in cui facilitano l’azione coordinata degli individui”; il Capitale Collettivo in quanto insieme di scienziati, artisti, menager… è ormai accertato che quanti più creativi ci sono, più cresce la città; infine il Capitale Territoriale, con l’aspetto fisico-territoriale, le reti relazionali e di solidarietà, e quel “something in the air”, quell’ aria peculiare che caratterizza la città >>.
Preso atto del fallimento delle politiche degli ultimi anni che non hanno dato vita a veri processi di sviluppo, chissà se non possa essere proprio la convergenza e l’ uso sapiente di questi tre fattori a poter rappresentare la scintilla della crescita delle nostre città e a porci magari in una posizione statistica più favorevole riguardo la vivibilità locale.
29 mercoledì Set 2010
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inE’ stato reso noto il programma della 46ª Settimana Sociale dei Cattolici Italiani sul tema “Cattolici nell’Italia di oggi. Un’agenda di speranza per il futuro del Paese” che si terrà a Reggio Calabria (14-17 ottobre 2010). Si aprirà nel pomeriggio di giovedì 14 ottobre presso il Teatro comunale “Francesco Cilea” di Reggio Calabria con il saluto di S.E. Mons. Vittorio Luigi Mondello, Arcivescovo di Reggio Calabria-Bova e Presidente della Conferenza Episcopale Calabra, del sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Raffa, del Presidente della Provincia Giuseppe Morabito, del Presidente della Giunta regionale Giuseppe Scopelliti, di S.E. Mons. Giuseppe Bertello, Nunzio Apostolico in Italia. Seguirà l’introduzione di S.E. Mons. Arrigo Miglio, Vescovo di Ivrea e Presidente del Comitato scientifico ed organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani. “Logos e agape. Intelligenza della fede e trasformazione della società” è il titolo della Prolusione che S.Em.za Card. Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente della CEI, pronuncerà davanti agli oltre 1200 delegati provenienti da tutte le 227 diocesi italiane. “Il processo, l’agenda e l’attualità” è il titolo dell’intervento che Luca Diotallevi, Vice Presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani, terrà prima della conclusione dei lavori della prima giornata. Leggi il comunicato stampa del Comitato Scientifico e Organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani
29 mercoledì Set 2010
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inVenerati e cari Confratelli,
ci ritroviamo all’inizio del nuovo anno pastorale per continuare, nell’amicizia e nella comunione fraterna, l’opera di discernimento e di indirizzo che è – per statuto – affidata a questo Organismo. Il Consiglio Permanente, per una consistente parte, è oggi rinnovato in seguito all’avvicendamento dei Presidenti delle Commissioni Episcopali, verificatosi in occasione dell’Assemblea del maggio scorso. Ho la gioia dunque di porgere il più cordiale benvenuto, in particolare, ai nuovi componenti: con il loro apporto, cercheremo insieme di far fronte ai compiti che sono a tutti noi riservati. Ad un tempo, rinnoviamo il grazie ai Confratelli che nel precedente quinquennio hanno, con perizia e passione, arricchito il lavoro di questo organismo, e ora – ne siamo certi – continueranno ad esserci vicini con i loro consigli e la loro esperienza. Leggi la Prolusione del Card. Bagnasco
04 sabato Set 2010
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in“Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede” (cfr. Col 2,7)
Cari amici,
ripenso spesso alla Giornata Mondiale della Gioventù di Sydney del 2008. Là abbiamo vissuto una grande festa della fede, durante la quale lo Spirito di Dio ha agito con forza, creando un’intensa comunione tra i partecipanti, venuti da ogni parte del mondo. Quel raduno, come i precedenti, ha portato frutti abbondanti nella vita di numerosi giovani e della Chiesa intera. Ora, il nostro sguardo si rivolge alla prossima Giornata Mondiale della Gioventù, che avrà luogo a Madrid nell’agosto 2011. Già nel 1989, qualche mese prima della storica caduta del Muro di Berlino, il pellegrinaggio dei giovani fece tappa in Spagna, a Santiago de Compostela. Adesso, in un momento in cui l’Europa ha grande bisogno di ritrovare le sue radici cristiane, ci siamo dati appuntamento a Madrid, con il tema: “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede” (cfr Col 2,7). Leggi l’intero Messaggio del Papa
31 martedì Ago 2010
A chi frequenta la realtà cattolica italiana desta un po` di sconcerto la superficialità con cui di essa si parla e con essa si vuole dialogare. La persistente diaspora elettorale, seguita alla fine della Dc, istiga qualcuno a tentativi di nuova unità o convergenza, magari di stampo minoritario; ma ne istiga molti di più a tentativi di appropriazione, di alleanze, di consonanze programmatiche e/o etiche nei confronti delle sue diverse componenti. Tutti tentativi, però, che, al di là della loro reiterazione e dei loro rifiuto, declinano verso una evidente confusione. Per tentare di fare un passo in avanti occorre partire dalla considerazione che in ogni realtà complessa (e quella cattolica lo è più di quanto sembri) bisogna privilegiare una linea interpretativa che parta non dall`alto dei principi ideologici o di alleanze politiche, ma dal basso, cioè dalla fenomenologia quotidiana dei popolo cattolico. Leggi l’intero articolo di Giuseppe De Rita (Il Corriere della Sera, 31 agosto 2010)
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30 lunedì Ago 2010
Oscilla il pendolo della crisi verso l’uscita, la ripresa. Documentiamo come certosini ogni segno più dell’economia. In preda a profezie auto-avveranti, come se l’euforia del passato recente non avesse insegnato molto, nascondiamo sotto il tappeto i racconti sociali della crisi. Fatta eccezione delle sceneggiature degne della società dello spettacolo. Se i vulnerabili si fanno attori della marginalità sul tetto di una fabbrica o su un’isola per diventare “famosi” si accendono le luci della tv. I microcosmi vanno per sussurri territoriali. Sia per storie di imprese che per racconti della vulnerabilità sociale che non fa spettacolo. Perché spesso non ha rappresentanza nelle corporazioni del lavoro e dell’impresa che giustamente si sono fatte sentire per tutelare i loro interessi e i loro iscritti. Leggi l’intero articolo di Aldo Bonomi (Il Sole 24 Ore, 29 agosto 2010)
30 lunedì Ago 2010
«Una nuova classe politica, cristiana nei fatti non nelle parole, è un richiamo da sempre. Fa parte della fede di ogni credente essere in modo intelligente coerente con la propria fede e presente nelle diverse responsabilità sociali, civili e politiche». L’arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco scuote i cristiani in politica: «È indubbio che anche il mondo politico abbia bisogno sempre di presenze qualificate e coerenti; sia quelle che ci sono in questo momento, come quelle di ieri e come quelle di domani. Presenze qualificate affinchè la storia proceda». Leggi l’articolo de La Stampa (30 agosto 2010)
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